lunedì 29 aprile 2013

La lotta dei colleghi de l’Hopital La Providence..un esempio di lotta sociosanitaria

perchè battersi per i propri diritti è un dovere, anche nel settore sociosanitario!


Le lavoratrici e i lavoratori dell’ Hôpital “La Providence” di Neuchatel si battono dallo scorso 26 novembre 2012 contro la scellerata politica del gruppo Genolier e del Consiglio di stato neocastellano che rifiutano di applicare il contratto collettivo di lavoro in vigore nel Cantone romando per oltre 5’200 dipendenti della sanità. Il 26 gennaio vi è stata una grande manifestazione di livello cantonale che ha portato in piazza migliaia di persone. A suon di galettes ed esami gratuiti della pressione arteriosa fuori dalla struttura ospedaliera, i lavoratori de La Providence hanno sensibilizzato la popolazione sulle scellerate scelte che si andavano a concretizzarsi. Per mesi, dopo che le negoziazioni non erano andate a buon fine, alcuni operatori hanno piantato le tende (nella maniera più letterale del termine) manifestando la loro rabbia e il loro disagio.

Negli interventi durante la manifestazione del 26 gennaio è emerso con forza il fatto che buone condizioni di impiego,basate su contratti collettivi di lavoro, sono un tassello irrinunciabile per mantenere una sanità e una socialità sicure e di alto livello al servizio della comunità. Le politiche promosse da Genolier, e appoggiate dagli ambienti economici che vedono nella sanità unicamente un redditizio business, vanno nella direzione di implementare sistemi sanitari a due velocità, con una forte pressione sulle condizioni di lavoro del personale tramite forme di deregolamentazione dei quadri contrattuali vigenti all’interno del settore sociosanitario. Questa situazione è un precedente pericolosissimo per l’intero settore nazionale.

Anche in Ticino il gruppo Genolier, proprietario delle cliniche Ars Medica e Sant’Anna, spinge nella direzione di introdurre sistemi salariali basati sulla meritocrazia.

Questa situazione è grave e bisogna essere pronti a battersi per cercare di contrastare questa politica che mette in concorrenza le lavoratrici ed i lavoratori con conseguenze nefaste sul clima interno di lavoro e sul concetto stesso di lavoro d’equipe.



Ai colleghi de l’Hôpital de la Providence va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno per il proseguo delle loro rivendicazioni.



il primo maggio

il mio scritto come presidente della commissione del personale del mio posto di lavoro in occasione del primo maggio.

Care colleghe e cari colleghi,

L’anno appena trascorso ha visto il susseguirsi di avvenimenti che hanno toccato da vicino la realtà lavorativa del nostro Cantone, del settore sociosanitario e anche del nostro posto di lavoro. Non si possono dimenticare le agitazioni dello scorso autunno contro il taglio lineare del 2% sui salari, culminate nelle manifestazioni del 3 ottobre e del 5 dicembre. Inoltre abbiamo affrontato un difficile rinnovo del CCL, dove alcune categorie professionali hanno dovuto cedere qualcosa per poter garantire ad altre dei miglioramenti più che legittimi e giustificati. Il ritornello è sempre quello: “Non ci sono i soldi”. Il rischio di farsi la guerra tra poveri c’è stato, ma fortunatamente non si è concretizzato. Ancora una volta abbiamo dimostrato come i lavoratori del settore abbiano un maggior senso di responsabilità rispetto a chi il settore lo dirige . Seppur con qualche tappata di naso, possiamo ritenerci soddisfatti e fortunati ad avere un CCL come quello attuale, soprattutto nel quadro generale del momento politico ed economico che stiamo vivendo attorno a noi.
In questa giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori è giusto fermarsi a riflettere su quale sia il limite fino a cui la nostra dignità professionale e umana può chinarsi alle esigenze di mercato, alle esigenze di servizio, alle esigenze di mandato. A quanto siamo disposti ancora a dare.
Il lavoro nobilita l’uomo, ma se le condizioni continuano a peggiorare e la pressione continua a salire bisogna essere pronti a trasformare la “nobilitazione del lavoro” in “mobilitazione”.
Il 1° Maggio è però anche un’occasione di solidarietà e festa. Di solidarietà ce ne vuole sempre e sempre di più, per sentirsi uniti e forti, insieme. Per continuare a festeggiare insieme il Primo Maggio, prima che la festa la facciano a noi!

venerdì 12 aprile 2013

Diminuire il moltiplicatore..il no di una pecora nera.

Con un po' di ritardo..ecco il mio ultimo intervento in Consiglio Comunale, contro una diminuzione del moltiplicatore che ben poco ha di lungimirante:

Mi permetto in questa sede di esporre gli argomenti che mi hanno portato a firmare con riserva il rapporto della commissione della gestione. Dopo attenta ponderazione e dopo aver esaminato attentamente tutti gli elementi e i dati in possesso, le perplessità si concentrano sulla proposta del Municipio di abbassare il moltiplicatore al 90%. Malgrado il risultato positivo conseguito nell’esercizio del 2011, con un avanzo di 55'000 fr, che probabilmente si bisserà anche nell’esercizio 2012, non ritengo opportuno né tanto meno lungimirante abbassare il moltiplicatore d’imposta per l’anno 2013. Le motivazioni di questa scelta sono le seguenti: 

- Considerazione dei rischi: Secondo questo preventivo, calcolato su un moltiplicatore di imposta al 90%, il risultato d’esercizio si fisserebbe con un utile di 1250.- . Tale calcolo, essendo solo un calcolo, non può prendere in considerazione i molteplici fattori esterni che possono condizionare l’andamento annuale delle finanze. Basta una manutenzione o un investimento non programmati, un’entrata non riscossa o qualsivoglia imprevisto che il risultato finale d’esercizio segnerà inevitabilmente segno negativo. Riteniamo quindi che l’ipotesi di un attivo d’esercizio di 1250.- sia un fragile specchietto per le allodole a cui chiediamo ai nostri colleghi di non abboccare. Invece un moltiplicatore al 95% permetterebbe nel 2013 un ammortamento del debito pubblico, abbassando l'attuale cifra che si aggira attorno ai CHF 2'800'00. Questo passo sarebbe importante per il futuro del nostro Comune.

  - Responsabilità e Solidarietà: La situazione finanziaria cantonale è critica e nel prossimo futuro le prospettive non lasciano sperare particolari miglioramenti. I comuni sono già sin d’ora chiamati alla cassa per contribuire al risanamento delle finanze pubbliche. Sebbene il 90%, per quanto scritto nel documento di preventivo, garantirebbe al comune di “sopportare” il contributo, il comune di Brusino non può guardare solo al suo orticello, ma avere una visione più ampia, sicuramente almeno per quanto riguarda l’ambito cantonale. Abbassare il moltiplicatore d’imposta in questo momento manda un messaggio di poca considerazione della situazione difficile del Cantone, tenendo tra l’altro conto che gli impiegati statali e gli enti parastatali sono stati chiamati a contribuire direttamente per risanare le finanze cantonali. Preferiamo poter garantire al comune finanze solide contribuendo allo stesso tempo al risanamento cantonale anche in futuro, piuttosto che abbassare il moltiplicatore e poi andare a lamentarsi del contributo richiesto da Bellinzona piangendo miseria. 

 - Dare un segnale: Non è certo abbassando il moltiplicatore in un momento fiscalmente difficile che si può dare un messaggio positivo ai contribuenti, rischiando di doverlo rialzare tra un paio di anni. Ci sarà chi avrà il coraggio di rialzare il moltiplicatore a ridosso delle elezioni? Una scelta quindi che sa più di un biscottino di stampo populista, una qualche promessa elettorale da mantenere, piuttosto che una presa di posizione ponderata di fronte alla reale situazione. Alcide de Gasperi (non certo un bolscevico) sosteneva che “un politico pensa alla prossima elezione, uno statista pensa alla prossima generazione”. Senza avere la presunzione di poterci definire statisti (ci vuole ben altro!), preferiamo avere finanze solide e sane da lasciare alle prossime generazioni che rischiare di sperperare in pochi anni il duro lavoro di risanamento che si sta perseguendo.  

Alla fine la votazione sulla diminuzione del moltiplicatore ha visto concludersi con 16 favorevoli, 1 astenuto e 1 contrario...indovinate chi? :-) che dire..morrò pecora nera!