lunedì 30 aprile 2012

Tra ballottaggi, minacce e scoop...poi ci perde il buon senso

Sono un abitante di Brusino Arsizio e ricopro da poco anche la carica di Consigliere comunale. Avrei voluto scrivere prima, tanto era la rabbia e lo sconcerto per quanto leggevo sulle pagine del CdT di questi ultimi giorni, ma per timore che ciò che avrei scritto sarebbe potuto essere usato a fini elettoralistici, ho considerato fosse buona cosa aspettare. A ballottaggi conclusi mi sento molto più libero di scrivere sulla vicenda accorsa a Brusino Arsizio, dove una lettera di minaccia con tanto di catalogo bare, ha raggiunto il Municipale Tita Bernasconi. Un fatto di per sé increscioso e che va senza dubbio denunciato. Il corollario che si è andato a crearsi attorno, i tempi e tutta una serie di informazioni arrivate ai giornali e ai media però, fanno si che questa vicenda sia ancora più deplorevole. Sul sito web del Corriere del Ticino la notizia della lettera di minaccia pervenuta al Sig.Bernasconi la si può leggere dalle 6.22 del 24 aprile 2012. Nulla di strano, se non che il 23 aprile, verso le 22 (ovvero 8 ore prima che comparisse la notizia) si chiudeva la prima seduta di Consiglio comunale a Brusino Arsizio. Come consigliere comunale io ero presente, cosi come il Sig.Bernasconi in veste di municipale. Non vi è stato, in tutto l’arco della serata, una sola parola in merito a questo grave fatto che, a rigor di logica, non può che essersi compiuto, al più tardi, nella giornata di lunedi 23. Il Sig.Bernasconi però non ha perso tempo nel comunicare il fattaccio ai giornali e ai media. Ritengo questo atteggiamento poco serio e irrispettoso verso le istituzioni comunali, che sarebbero a mio avviso, dovute essere avvisate, per lo meno dell’avvenuta divulgazione della notizia agli organi di stampa. Un fatto del genere, come quello avvenuto al Municipale Bernasconi, è del tutto personale ma cessa di essere tale allorquando lo si pubblicizza come è stato fatto, coinvolgendo tutta la comunità brusinense. A maggior ragione questo esercizio di trasparenza sarebbe stato opportuno nei confronti della Sig.ra Cristina Polli, che è venuta a conoscenza della querela da parte della Sig.ra Michaela Bernasconi sempre tramite il vostro giornale. Da segnalare che la Sig.ra Bernasconi è stata insignita, sempre la sera del 23 aprile, della carica di Presidente di Consiglio comunale. La neo presidente ha inaugurato la legislatura facendo un bel discorso sul mantenimento di un buon clima di lavoro e di una buona collaborazione tra le parti. Il giorno dopo tutti questi bei discorsi suonavano come parole vuote di fronte al comportamento tenuto dai coniugi Bernasconi di fronte alla consigliera Cristina Polli e a tutti i consiglieri comunali presenti quella sera. Personalmente va tutta la mia solidarietà a Cristina, rea soltanto di aver esercitato un suo diritto in ambito di politica comunale, presentando un’interpellanza. Spero che questo sia solo un passo falso dovuto alla frenesia elettorale e non un modus operandi che vedremo ripetersi nel corso della legislatura. Per quanto mi riguarda, non amo intervenire su queste vicende attraverso i media, ma non si può neanche sempre lasciare che quest’ultimi siano usati a fini personali senza che nessuno controbatta. La notizia a cui faccio riferimento