perchè battersi per i propri diritti è un dovere, anche nel settore sociosanitario!
Le lavoratrici e i lavoratori dell’ Hôpital “La Providence” di Neuchatel si battono dallo scorso 26 novembre 2012 contro la scellerata politica del gruppo Genolier e del Consiglio di stato neocastellano che rifiutano di applicare il contratto collettivo di lavoro in vigore nel Cantone romando per oltre 5’200 dipendenti della sanità. Il 26 gennaio vi è stata una grande manifestazione di livello cantonale che ha portato in piazza migliaia di persone. A suon di galettes ed esami gratuiti della pressione arteriosa fuori dalla struttura ospedaliera, i lavoratori de La Providence hanno sensibilizzato la popolazione sulle scellerate scelte che si andavano a concretizzarsi. Per mesi, dopo che le negoziazioni non erano andate a buon fine, alcuni operatori hanno piantato le tende (nella maniera più letterale del termine) manifestando la loro rabbia e il loro disagio.
Negli interventi durante la manifestazione del 26 gennaio è emerso con forza il fatto che buone condizioni di impiego,basate su contratti collettivi di lavoro, sono un tassello irrinunciabile per mantenere una sanità e una socialità sicure e di alto livello al servizio della comunità. Le politiche promosse da Genolier, e appoggiate dagli ambienti economici che vedono nella sanità unicamente un redditizio business, vanno nella direzione di implementare sistemi sanitari a due velocità, con una forte pressione sulle condizioni di lavoro del personale tramite forme di deregolamentazione dei quadri contrattuali vigenti all’interno del settore sociosanitario. Questa situazione è un precedente pericolosissimo per l’intero settore nazionale.
Anche in Ticino il gruppo Genolier, proprietario delle cliniche Ars Medica e Sant’Anna, spinge nella direzione di introdurre sistemi salariali basati sulla meritocrazia.
Questa situazione è grave e bisogna essere pronti a battersi per cercare di contrastare questa politica che mette in concorrenza le lavoratrici ed i lavoratori con conseguenze nefaste sul clima interno di lavoro e sul concetto stesso di lavoro d’equipe.
Ai colleghi de l’Hôpital de la Providence va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno per il proseguo delle loro rivendicazioni.